21 marzo 2018, primo giorno di primavera, Giornata Mondiale della Poesia, mezzo di promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.
Gli Amici della Biblioteca Diocesana "Raffaele Ferrigno" di Ostuni hanno celebrato questa diciottesima ricorrenza, vivendo insieme alla prof.ssa Milena D'Amore e alla dott.ssa Mimina Sozzi, la Poesia di Vittorio Bodini (1914 - 1970), il maggiore poeta pugliese dl secolo scorso, attraverso un itinerario umano ed artistico. Vittorio Bodini, grande cantore del Sud dei Sud
Il Sud ci fu padre
nostra madre l'Europa
poeta di livello nazionale e di respiro europeo, docente universitario, giornalista, saggista, ispanista..
La sua vita, un susseguirsi di avventure, un cercare affannoso, un continuo andare via dalla propria terra per poi ritornarvi per riscoprirla e riamarla. Sua musa ispiratrice il Salento
Tu non conosci il Sud, le case di calce
da cui uscivano al sole come numeri
dalla faccia di un dado ( La luna dei Borboni)
una terra il Salento, lacerata dalle mille contraddizioni, difficoltà, limiti, ma anche dal fascino irresistibile
Un paese che si chiama Cocumula
è
come avere le mani sporche di farina
e un portoncino verde color limone ( La luna dei Borboni )
Desolato ma non pessimista lo sguardo del Poeta al Sud nel costatarne la secolare immobilità, le enormi potenzialità inespresse e il rifiuto di crescere e di progredire.
Voce poetica imprevedibile quella di Bodini che invita a scoprire il Sud come paesaggio dell'anima, luogo fuori del tempo sospeso in un incantesimo che profuma di cose semplici, di foglie di tabacco e basilico, di terra e vento di scirocco
Viviamo in un incantesimo,
tra palazzi di tufo
in una grande pianura.
Versi amaramente fluidi, li definisce Quasimodo suo estimatore, versi semplici che celano sempre qualcosa da scoprire, qualcosa di enigmatico, astratto, sfuggente, quindi ammaliante.
Milena D'Amore