I RAGAZZI DELL’ISTITUTO “BARNABA-BOSCO” SCOPRONO IN BIBLIOTECA TESTIMONIANZE EDITORIALI ANTICHE
Il giorno 28 febbraio 2019 l’Associazione “AMICI DELLA BIBLIOTECA DIOCESANA-RAFFAELE FERRIGNO” regala ai ragazzi dell’Istituto “Barnaba-Bosco” un’opportunità” imperdibile”: poter ammirare i giornali antichi,quelli ormai dimenticati o addirittura mai conosciuti o ignorati dalla maggior parte.
Si tratta di veri e propri “tesori”perché custodi del nostro passato.
Sono stati fortunatamente “messi in salvo”e ,in un certo senso ,salvaguardati dai responsabili della Biblioteca. L’occasione è stata offerta dal modulo PON “Potenziamento d’italiano” che si occupa di giornalismo e si concluderà con l’elaborazione del giornalino scolastico.
Prima di elaborare il giornalino , i ragazzi hanno voluto fare un “salto nel passato”,conoscere la storia dei giornali locali,osservarne l’impaginazione,leggerne i contenuti,scoprire i nomi dei direttori,l’ispirazione e tante altre curiosità.
E così hanno avuto modo di conoscere le antiche testate giornalistiche locali : da “La Bilancia”(1896) al “Rinnovamento”(sempre del 1896);da “La Riscossa”(1903) al “Marciapiede”(1946) e ,per finire,il “Pungolo”(1948) e “L’Osservatorio”(1952).
Ovviamente non poteva mancare il riferimento a “Lo Scudo”,che è l’unico ancora in stampa.
L’incontro si è aperto con un saluto della professoressa Teresa Legrottaglie,presidente dell’Associazione nonché responsabile della Biblioteca.La professoressa ha spiegato che i libri conservati in bilioteca sono stati donati dall’Arcivescovo “Don Raffaele Ferrigno” , che è stato Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni. Ha aggiunto che per restaurare e conservare i libri esiste una procedura particolare,di cui si potrà parlare in altre occasioni.Di seguito ha preso la parola il Preside Domenico Chitano,pregiatissimo Dirigente Scolastico dell’Orlandini Barnaba,in pensione.
Il Preside ha proposto come “Incipit” delle vere e proprie “pillole di giornalismo”, passando in rassegna i concetti propedeutici alla lettura di un giornale: Testata, Impaginazione, Foglio, Formato, Taglio alto, medio e basso; articolo di fondo e articolo d’apertura e, per finire, ha citato la “Manchette”.
Successivamente, ecco una vera e propria “carrellata”di giornali d’epoca, un tuffo nel passato.
Con meraviglia i ragazzi hanno potuto constatare direttamente la differenza fra antico e moderno :la diversità d’impaginazione(inizialmente su 4 colonne, priva di immagini, con grafica molto fitta), il programma e l’ispirazione (contenuti generalmente nell’articolo di fondo).
La prima immagine fotografica sulle testate giornalistiche risalgono al 1946 sul giornale “Il Marciapiede” e rappresentavano la statua del “Cristo Re”,dell’artista ostunese Francesco Bagnulo.
Un approfondimento è stato riservato a “Lo Scudo”, l’unico tutt’ora in stampa ,nato il 14 agosto 1921.
Sul numero” 0” venne pubblicata la poesia in vernacolo ostunese “La Calandredda” di Don Arcangelo Lotesoriere.
Sin dal primo numero era chiara l’ispirazione religiosa ; infatti c’erano dei riferimenti precisi al P.P.I.(Partito Popolare Italiano,fondato nel 1919 da Don Luigi Sturzo). Nell’impaginazione, a “3 colonne”, non c’erano immagini. Successivamente iniziarono a “fare capolino”le prime immagini: lo sfondo di Ostuni, il profilo di Ostuni con un battello, Ostuni con la croce luminosa e infine l’immagine di Ostuni con le “Tre torri”.
Dopo aver conosciuto le testate giornalistiche, i ragazzi sono stati invitati a leggere con più attenzione e in modo diretto le prime pagine dei giornali più importanti.
Non sono mancati i commenti e le osservazioni sulle differenze palesi:i giornali antichi erano a contenuto politico amministrativo, quelli odierni contengono molti più articoli pubblicitari, foto, gossip, oroscopi, programmi TV e quant’altro…
Esperienza formativa,da ricordare..Non capita tutti i giorni di poter accedere a tali documenti..
Grazie alla professoressa Legrottaglie, grazie alla professoressa Orlando ma soprattutto grazie al preside Chitano per la passione e la dedizione con cui svolgono il lavoro.
Grazie per aver tramandato alle giovani generazioni la cultura e le testimonianze del passato, l’amore per la lettura.
Ci auguriamo che questo sia solo il primo STEP di una collaborazione costruttiva e sempre più proficua
Professoressa Sgura Antonella